Sono Cristian Noacco, abito a Udine, sono un dipendente della Protezione Civile Regionale e socio dell'Unione Meteorologica del Friuli Venezia Giulia. In questi ultimi anni mi sono appassionato alla meteorologia ed allo studio dei fenomeni fisici che avvengono in atmosfera, anche a seguito dell'esperienza maturata per il lavoro svolto in Protezione Civile nell'ambito delle centraline di monitoraggio meteorologico, finalizzato all'emissione delle allerte meteo per la popolazione ed all'analisi dei dati idrometeorologici allo scopo di creare report statistici di confronto su più annualità. Ho installato questa stazione meteorologica Meteonetwork DeAgostini presso la casa paterna, situata a Monteaperta in comune di Taipana. La centralina, installata sul tetto ad un'altezza ideale di circa 8 metri dal suolo, libera da ostacoli, è inserita nella rete Meteonetwork presente sul web dove è possibile consultare in tempo reale con aggiornamenti ogni 5 minuti i dati misurati che appartengono ai seguenti sensori: temperatura, temperatura di rugiada (dew point), umidità relativa, velocità media e direzione del vento, velocità della raffica di vento, pioggia cumulata e pressione atmosferica. Inoltre è dotata di un sensore che misura la radiazione solare globale i cui valori, anch'essi aggiornati ogni 5 minuti, possono essere archiviati e tornare utili ai possessori di impianti fotovoltaici per un confronto diretto con la produzione di energia elettrica. Infatti irraggiamento solare ed energia prodotta sono direttamente proporzionali tra di loro. Il paese di Monteaperta (altitudine media 600 m slm) è collocato alle pendici del Gran Monte (altezza max 1636 m slm), una catena montuosa appartenente alle Prealpi Giulie che si estende a Est fino a Caporetto (Slovenia) e a Ovest fino in Alta Val Torre (Musi). Il paese è posto su un piano inclinato aperto a Sud con un'ottima esposizione solare in tutte le stagioni ed è protetto a Nord dalla sopracitata catena montuosa. Per quanto riguarda l'appartenenza alle regioni climatiche italiane viene inserito nella zona denominata Alto Adriatico e si trova al confine con la Regione Alpina, altra fascia climatica, che comprende il territorio posto ad una quota superiore ai 1000 m slm. La zona climatica Alto Adriatico è caratterizzata dal fatto di essere spesso sede di scontro di masse d'aria con caratteristiche diverse; aria fredda che giunge da Nord-Est in inverno (Bora) ed aria più mite e umida proveniente di solito dai quadranti meridionali. Ciò comporta la formazione di abbondante nuvolosità e di frequenti precipitazioni in quasi tutti i periodi dell'anno, condizione favorita dalla vicinanza tra il mare Adriatico e i rilievi montuosi soprattutto delle Prealpi, che costringono al sollevamento forzato le masse d'aria incidenti (effetto stau). Poiché le catene montuose del Friuli sono più basse rispetto alle Alpi Centro-Occidentali si ha spesso infiltrazioni di aria instabile anche attraverso le vallate settentrionali. Le Prealpi Giulie per tutti questi motivi possiedono il regime pluviometrico annuo più alto d'Italia e tra i più alti d'Europa, con valori che superano i 3000 mm annui di pioggia cumulata. In particolare la località di Musi, che dista pochi km in linea d'aria da Monteaperta e si trova alla stessa altitudine, può vantare questo record con 3300 mm medi annui. Analizzando il clima della zona Monteaperta-Gran Monte dal punto di vista stagionale possiamo enunciare che: In inverno le precipitazioni sono soprattutto di tipo frontale, provengono solitamente dal golfo di Genova dove si crea un minimo di bassa pressione, transitano poi sulla pianura Padana e giunte in alto Adriatico prendono di nuovo vigore e possono essere nevose se associate alla discesa di aria fredda provenienti dai quadranti nord-orientali (gruppi dei monti Canin - Montasio - Mangart). Le temperature minime sono spesso sotto lo zero, associate per lo più a periodi anticiclonici con tempo secco e stabile. In primavera le perturbazioni sono ancora di tipo frontale, solitamente l'instabilità è frequente, il vento spesso presente e si possono già formare temporali dovuti al riscaldamento pomeridiano a partire dai mesi di aprile-maggio. Talvolta questi fenomeni sono violenti accompagnati da raffiche di vento forte e grandine. L'escursione termica giornaliera soprattutto nelle giornate serene è piuttosto elevata (anche 15-17°C), la quantità di pioggia totale cumulata in questa stagione è abbastanza alta, da risultare seconda solo all'autunno. In estate solitamente si estende un campo livellato di alta pressione dovuto alla risalita verso nord dell'anticiclone africano o di quello delle Azzorre per cui i venti sono spesso deboli e prevalgono le brezze, di valle nelle ore pomeridiane e di monte in quelle notturne e di primo mattino. L'umidità può anche essere elevata e se associata al forte riscaldamento diurno, dovuto anche all'orografia del territorio che permette ai raggi del sole di incidere quasi perpendicolarmente sui pendii, può innescare più facilmente i temporali, a volte anche violenti e con intensa attività elettrica (il Friuli è la regione italiana con il maggior numero di fulmini). Nelle ore centrali delle giornate soleggiate si creano frequenti bolle d'aria calda in risalita lungo tutto il versante sud del Gran Monte (le cosiddette termiche), sfruttate dai parapendisti per il volo libero. Le temperature massime sono elevate e possono superare i 30 °C (nei giorni dal 4-all’8 agosto 2013 Tmax compresa tra 34 e 35 °C) In autunno, infine, il tempo può presentarsi stabile con periodi anticiclonici oppure molto perturbato con periodi prolungati di pioggia dovuto al passaggio dei sistemi frontali dall'Oceano Atlantico. L'evaporazione del mare, ancora caldo in questo periodo, fa si che le correnti meridionali miti si carichino ulteriormente di umidità e provochino intense precipitazioni sulle Prealpi Giulie che fanno da sbarramento. La zona in esame è maggiormente interessata dalle precipitazioni in presenza di venti di Libeccio (sud-ovest). L'autunno quindi è sicuramente la stagione più piovosa e non di rado le precipitazioni possono essere nevose a stagione avanzata.