Breganze è sulla linea di confine che divide l’alta pianura veneta con la zona collinare che precede le prealpi vicentine, a sud dell’Altopiano di Asiago. Gode di un clima di tipo subcontinentale con estati calde e afose caratterizzate da precipitazioni prettamente di tipo temporalesco (anche grandinigero) ed inverni freddi (ma non rigidi) e secchi. La maggior parte dell’apporto precipitativo annuo si concentra nella stagione autunnale (ottobre e novembre) e primaverile. Per quanto riguarda i fenomeni particolari, la nebbia è un evento piuttosto raro (2 volte circa all’anno), così come le precipitazioni nevose che contano un accumulo medio annuo di 6 cm. annui (prendendo come riferimento il periodo 1996-2005). La ventilazione è generalmente scarsa: l’unico evento ricorrente avviene nelle ore centrali della giornata, quando si attiva la brezza di valle da sud, mentre totalmente assente è il fenomeno della brezza di monte. La stazione, in particolare, si trova nella zona di campagna a circa 3 km verso est rispetto al centro del paese, proprio negli ultimi metri di pianura, a ridosso delle colline, le quali si presentano su tre lati rispetto al loco di posizionamento degli strumenti. La differenza principale che riscontro, confrontando i miei dati con le vicine stazioni dell’A.r.p.a. Veneto, è una temperatura minima costantemente inferiore, frutto dello scarso riciclo dell’aria e del leggero strato di inversione che viene a formarsi nella zona dove vivo.