Stazione meteorologica di Milano Città Studi (MI)
Stazione meteorologica a norma MeteoNetwork - Rete MeteoNetwork - CC-BY 4.0
Dettagli e Webcam
Località: Milano Città Studi
Strumentazione: Davis Vantage Pro Plus 1
Latitudine: 45.17 N
Longitudine: 9.17 E
Altitudine: 128 mslm
Altezza dal suolo: 1500 cm
Schermatura: standard
Tipologia: urbana
Tipo ubicazione: tetto
Soltanto lo 0,2 % della superficie terrestre e coperta da aree urbane ma il 47% della popolazione mondiale ed il 73% di quella europea vive in aree densamente popolate caratterizzate da quadri ambientali generalmente degradati. Lo studio dei contesti urbani trova quindi ampia giustificazione nel quadro attuale e nella tendenza, ormai irreversibile, alla crescente concentrazione delle attività umane in ambiti ad alta densità abitativa. La città costituisce quindi un modello di riferimento fondamentale per valutare l’impatto che gli eventi meteorologici a carattere estremo possono esercitare su strutture, infrastrutture e sulla popolazione in generale e per conseguenza sulla salute umana. Le Stazioni meteorologiche urbane pur non rispondendo in molti casi alle normativa posta dalla WMO, rivestono tuttavia un grande interesse biometeoclimatico che non potrà mai essere sostituito dalle osservazioni facenti capo a Stazioni meteorologiche collocate in contesti aeroportuali, spesso relativamente distanti dai centri urbani che si configurano come snodi fondamentali ove si svolgono la maggior parte delle attività umane, sia civili che industriali. L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce cosa deve intendersi per salute: “lo stato di benessere fisico, mentale e sociale ottimale, e non soltanto l’assenza di malattie o di infermità”. La città, da questo punto di vista, costituisce il modello ideale per valutare il well-being, espressione generale che coinvolge la sfera psicologica e quella fisica dell’individuo che va a legarsi con un rilevante numero di profili ambientali, siano essi di derivazione naturale oppure indotti dall’attività antropica, con i quali lo stesso individuo interagisce con diversi gradi di consapevolezza; trattasi di una definizione sufficientemente valida per valutare la concordanza euritmica tra l’ambiente in cui l’individuo vive ed il profilo psico-fisico che ne consegue. Il modello è quindi efficace se applicato alla città, una metafora complessa che racchiude qualità della vita, benessere e malessere psicofisico, patologia, cioè le diverse caratterizzazioni della salute umana. La città di Milano si presenta come una struttura urbana di particolare complessità ove l’isola bioclimatica di calore è ben rappresentata. Notevole la bibliografia a livello nazionale ed internazionale; studi specifici sulla città sono stati già eseguiti, in particolare su PBL, Zo, analisi dei profili termici nei diversi segmenti del tessuto urbano (aree centrali, semicentrali, periferiche e campagna), discontinuità termiche indotte dalla presenza di green space, analisi del tessuto architettonico della città (materiali, climate sensitive building, climate responsive building ecc.). Essa è contornata da un vasto anfiteatro orografico: quello alpino a Nord e ad Ovest e gli Appennini settentrionali a Sud; Milano si colloca a pieno titolo nell’ambito della mesoclimatologia cisalpina di Pianura ed è un esempio di urban bioclimatology di assoluto interesse. Sotto il profilo pluviometrico Milano presenta due stagioni piovose (primavera ed autunno) e due stagioni relativamente secche (estate ed inverno). Le formazioni nebbiose che la resero celebre in Italia sono andate rarefacendosi fino a scomparire quasi del tutto, specie nel perimetro centrale e semicentrale città. Sulla scia del global warming anche la nevosità è andata riducendosi.