Rispetto al clima tipico della pianura lombarda, le prime propaggini dei colli della Brianza vedono una maggiore influenza della quota sulle temperature massime, che sono quasi sempre 1-2° più basse rispetto alle località extraurbane del milanese; la posizione in leggero pendio comporta d’altra parte un minore ristagno dell’aria fredda nelle notti serene, così che le minime da irraggiamento risultano leggermente più alte che non nella bassa pianura. Le precipitazioni, poiché aumentano progressivamente dal Po fino alla fascia prealpina, sono quantitativamente ad un livello intermedio tra i massimi ed i minimi regionali; è rilevante la frequenza temporalesca durante i mesi estivi, fenomeni che interessano facilmente la Brianza e la zona dei laghi. La neve comincia ad essere presente con una frequenza maggiore rispetto alla pianura in virtù della quota superiore a 300 metri; tuttavia questa parte della Brianza mantiene temperature leggermente più elevate rispetto alla brianza comasca ed al varesotto che, a parità di quota, vedono una frequenza della neve un po’ più alta.